Personaggi
PERSONAGGI VARI
Il Signor Infinito
Il Signor Infinito non è
infinito come tutti pensano. Ebbe un inizio. Nacque dal grembo della
macchina numerica, formalizzatrice e creatrice di numeri. La grande
madre Gaia, sfornatrice di numeri tra più disparati: reali,
decimali, frazioni, numeri negativi e positivi.
Ma un giorno imprecisato, o
meglio nell'istante di tempo tra il 1294958394,2998 e il
1294958394,2999, dalla Macchina fuoriuscì una creatura fuori dal
normale che spaventò la stessa madre. Era appena nato Pipino Luz
Barchetta. La macchina, dopo che procreava un numero, lo lasciava
andare ma prima di congedarlo era tradizione che lo chiamasse con un
nome o più nomi.
Pipino, subito dopo aver
sentito come fu chiamato dalla madre, dalla grande vergogna arrossì
e cambiò cognome per sempre con Signor Infinito.
Pipino, scusate... il Signor
infinito non possedeva un numero o un insieme di numeri ma aveva
nella sua grande mente l'infinità numerica. Poteva essere ritenuto
l'Infinito numerico impersonificato, fatto uomo. Il Gesù dei numeri.
Purtroppo fu più un Giuda o peggio un Caino.
I matematici avrebbero dato
la propria vita per averlo, un Cantor avrebbe goduto come un pazzo.
Il Signor infinito crebbe.
la sua infinita mente era così potente da poter controllare
qualunque operazione, qualunque funzione. Egli controllava le banche
del mondo umano, controllava le finanze, i pagamenti, i guadagni, le
evasioni fiscali. Aveva nelle sue mani l'economia mondiale.
Si divertiva anche a creare
conflitti tra le potenze, per un periodo aiutava gli Stati Uniti,
dopo cambiava idea e dava una mano alla Russia. Poi senza un vero
motivo, cominciava ad appoggiare i visi gialli, che lui chiamava gli
uomini-riso (la Cina). Il suo era un gioco, un vero gioco di
strategia, di potere. A volte si divertiva anche a leggere libri sui
numeri, o sull'economia (Smith), la geopolitica (Bowsan) e il potere
(Foucault).
Pipino aveva il potere sulle
rotte commerciali, sulle creature che nel linguaggio umano chiamavano
robot o computer, sulle mafie; la leggenda narra che Al Capone
prendesse ordini segreti da una creatura sinistra con un cappello
nero a cilindro.
Passò un po' di tempo e il
Signor Infinito intanto si era stanziato come legittimo sovrano nel
Regno dei numeri, che si trovava nella dimensione vicina al Mondo
terrestre. Così aveva la possibilità di controllare le due
dimensioni insieme.
Successe una cosa curiosa,
nel Regno dei Numeri nacque Bubbi, creatura dei boschi della classe
3. Le creature di classe 3 sono portatrici di rivoluzioni, grandi
mutamenti. Il 3 è il numero della Trinità, 3 sono i lati e gli
angoli del triangolo, 3 è il numero dialettico, i 3 magi, qui quo
qua, i 3 spiriti del canto di Natale, il Passato, il presente e il
Futuro.
Il 3 era premonizione e
realizzazione di qualcosa di grande. Le vicende furono raccontate in
un libro disegnato in poche pagine.
Bubbi riuscì a spodestare e
a sconfiggere il Signor infinito che apparentemente morì dalla forza
dell'armonia celeste delle Sfere. Il potente Re dei numeri fu
sconfitto da una forza sconosciuta alla sua mente aritmetica e
fredda: l'Armonia, che ironia della sorte, anch'essa aveva natura nei
numeri ma non solo. Bubbi si rivelò essere un'incarnazione di
Pitagora, il famoso filosofo della metempsicosi e della dottrina dei
numeri. In quella antica era greca, un uomo avrebbe conosciuto le
sorti future del mondo? E come? Forse incontrò dei magi persiani? O
conobbe dei saggi sacerdoti egiziani? Ma questa è un altra storia.
Pipino si spaventò di tutto
ciò, entrò in contatto con una realtà ben diversa dalla sua. Lui,
che sapeva e comprendeva tutto, aveva incontrato il regno della
Magia, dei simboli, dell'esoterismo.
A lui tutto ciò non
interessava minimamente. Erano solo numeri, combinazioni, operazioni,
conti e risultati. Non c'era altro. Ma la sua potenza fu sconfitta da
una forza di tutt'altra natura.
Cominciarono così gli anni
di pellegrinaggio, iniziò a viaggiare, a conoscere la terra, le
piccolezze della vita, gli oggetti, i colori. Aveva capito che non
bastava avere potere ma doveva conquistare anche il sapere, il sapere
supremo. Egli si avvicinò alla religione, ma la sua natura subdola
di ingannatore e manipolatore rimase. Incontrò personaggi come
Blavanskij, Papus e poi l'americano e giovane pazzo Hubbard. E nel
tempo diventò un Guru, e poi un capo di una setta religiosa,
l'Ordine sacro dell'Infinito. Una setta che comprendeva una miriade
di creature schiavizzate e controllate dalla potente mente del
Signore. Si rifugiarono così in un enorme santuario nel Deserto di
Borgies di una dimensione all'estremità della realtà, vicino al
regno del contadino Giardino.
Ma questa storia la potete
trovare nel grande poema sinfonico Supper's ready tramandato dai
musicanti da generazioni a generazioni.
Il Signor infinito si dice
che viva ancora nel santuario e che da così lontano controlli ancora
molte dimensioni con la sua potente mente. Probabilmente non morirà
mai, ma forse non riuscirà a vivere nemmeno per un'istante. Forse
per mancanza di acutezza, per troppa bramosia, per eccessiva potenza
e sapienza? A volte avere tutto sotto controllo rende ciechi. Questo
mi ricorda un aneddoto: quando Pipino era ancora piccolo, molti
numeri e creature numeriche lo deridevano chiamandolo mosca per i
suoi grandi occhi pieni di numerini così piccoli che sembrava una
mosca
La mosca è cieca.
Il Signor Comodino
Signot Piphat
Gembo
Gufolinalbero e il gufo ciclopico
Crtofochlofutuk
Vegetalus Muschiato
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